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- Data di creazione Febbraio 15, 2024
- Ultimo aggiornamento Febbraio 15, 2024
Calcolo resistenza geosintetico di rinforzo per la stabilità della copertura di una discarica NTC 2018
Il modello di calcolo assunto nella presente app si inserisce nell’ambito delle verifiche di stabilità previste dalle NTC 2018, cap 6.11 “Discariche controllate di rifiuti e depositi di inerti”, nel caso di barriere composite installate lungo superfici di potenziale scorrimento, e valuta la necessità di prevedere, all’interno della barriera, un geosintetico di rinforzo in grado di soddisfare la richiesta principale delle verifiche agli SLU: le resistenze disponibili (R) risultino superiori all’effetto delle azioni indotte sul sistema (E).
Lo schema concettuale geometrico ipotizzato è relativo ad un pendio definito, di cui si richiede il valore della lunghezza L, pendenza b, e spessore del terreno di copertura finale t (da normativa pari a 1 m).
Gli ulteriori dati di ingresso richiesti all’utente sono le proprietà geotecniche del terreno di copertura in termini di peso specifico (γ), angolo di attrito interno (φ’) ed angolo di attrito all’interfaccia (δ).
Il parametro relativo all’angolo di attrito all’interfaccia (δ) richiesto dal programma deve risultare il minimo tra tutti gli angoli di interfaccia coinvolti.
Si ricorda infatti che trattandosi di una barriera composita (geosintetici e terreno di copertura finale), sono coinvolti diversi strati di elementi geosintetici (per esempio un geocomposito drenante per la captazione del biogas, un geocomposito bentonitico, una geomembrana in HDPE liscia o ad aderenza migliorata, un geocomposito drenante delle acquae meteoriche) per cui si renderebbe necessaria una valutazione dei valori degli angoli di attrito all’interfaccia, per ogni interfaccia.
Il calcolo della presunta instabilità alla traslazione della barriera, se dovesse avvenire, si verificherebbe in corrispondenza dell’interfaccia critica, quella cioè a cui è abbinato il valore di angolo di interfaccia minimo.
Il calcolo delle azioni e delle resistenze mobilitate dal sistema procede individuando le varie componenti costitutive coinvolte nella loro definizione.
Innanzitutto viene calcolata la componente della forza peso del terreno (W) che a sua volta genera le due componenti, Fs parallela ed N normale al pendio (vedi schema grafico allegato).
Per effetto dell’angolo di attrito all’interfaccia introdotto come dato di input, si calcola la componente resistita R.
Nel caso in cui la componente R non fosse in grado di rendere verificata la disequazione di progetto (Ed <= Rd), sarà necessario attivare una componente aggiuntiva Rg, generata dall’elemento geosintetico di rinforzo (oggetto della presente app).
La verifica viene impostata sulla base dei seguenti step:
Si valuta inizialmente il valore di R, e nel caso in cui il dato fornito fosse i grado di soddisfare la relazione richiesta (Ed <= Rd), non sarebbe necessario ricorrere all’impiego di un geosintetico di rinforzo e la Rg dell’app risulterà nulla (Rg = 0);
Nel caso in cui invece la relazione Ed <= Rd non venisse rispettata (il valore delle resistenze a disposizione non fosse in grado di bilanciare l’effetto delle azioni applicate al sistema), si renderebbe necessario ìil calcolo della resistenza a trazione del geosintetico di rinforzo (Rg).
Una volta che il modello individua il dato di Rg, sarà necessario da parte dell’utente inserire i valori di 3 fattori riduttivi (RF reduction factor) necessari per determinare la resistenza nominale Rnom, a partire dal dato di Rg precedentemente calcolata.
Rg = Rnom / (RF1*RF2*RF3) = Rnom / RFtot
Dove:
RF1 = fattore riduttivo per danno durante la posa;
RF2 = fattore riduttivo per creep (per vita utile > 100 anni);
RF3 = fattore riduttivo per condizioni ambientali al contorno;
La Rnom è il valore di resistenza a trazione in direzione longitudinale (lungo la linea di massima pendenza del pendio su cui verrà installato il prodotto) che l’utente dovrà ricercare nella scheda tecnica del prodotto che deciderà di valutare.